Come lavora uno spurgo a Firenze si valuta in base a diverse caratteristiche. Esso cambia in base alla zona di intervento: se si trova nella ZTL ha accesso solo a determinati orari, mentre per le aree con vincoli paesaggistici deve avvertire la polizia municipale.
Frequenza di spurgo
Si deve chiamare un autospurgo periodicamente per ciascun impianto di smaltimento. Si valuta l’utilizzo effettivo del pozzo e le sue caratteristiche: numero di abitanti, capacità e tipo di impianto.
È importante valutare il volume della fossa biologica, la relativa grandezza comporterà un maggiore o minore tempo necessario per una nuova attività di spurgo. Viene quindi valutato il numero di abitanti delle varie abitazioni che possono far uso del medesimo impianto e la loro frequenza. Una prima casa necessita di un tempo relativamente breve per arrivare a chiamare lo spurgo, mentre una seconda casa comporta un minor utilizzo del pozzo. La casa vacanze può non necessitare di spurgo, ma ha necessità ogni due o tre anni di un controllo di eventuali perdite o cattivi odori.
La frequenza di spurgo varia inoltre in base al tipo di impianto su cui intervenire, ovvero pozzo nero, fossa biologica o impianto di fitodepurazione.
Come lavora uno spurgo a Firenze: pozzo nero
Noto anche come fossa assorbente per le acque nere, il pozzo nero può essere utilizzato dalle abitazioni in zone non servite dalla fognatura pubblica.
Tutti gli scarichi domestici confluiscono nel pozzo nero, ovvero possono andarvi a scaricare anche gli scarichi di acque grigie di lavandini, acquai e docce. Qui i liquami si accumulano senza trattamento e per questo sono necessari classici interventi con auto spurgo, pena cattivi odori o scarichi lenti o traboccamento.
Il pozzo nero in genere è costruito in cemento armato (perché più duraturo). Può essere comunque realizzato anche in vetroresina o addirittura in plastica, che sono materiali più leggeri. La sua installazione necessita di autorizzazione comunale e anche le ditte che ne effettuano lo spurgo devono avere autorizzazione al trasporto di rifiuti speciali.
A seconda dell’utilizzo viene organizzato periodicamente lo svuotamento a carico dell’autospurgo di Firenze, con chiamate che possono variare da sei mesi a due anni.
Fossa biologica
La fossa biologica (o fossa settica) può essere utilizzata per abitazioni extraurbane di Firenze che non sono collegate per lo spurgo alla rete fognaria pubblica. Raccoglie sia classiche acque nere che grigie, ovvero sia scarichi da wc che acque da lavandino, doccia, acquaio etc. La sua struttura è studiata per avviare la decomposizione degli scarichi da parte dei microrganismi (batteri di vario genere) che operano in assenza di ossigeno.
Questo “spurgo naturale”, noto come decomposizione anaerobica, avviene nella camera primaria. Tutti gli scarichi domestici vengono digeriti dai batteri con il risultato di una divisione naturale degli elementi. I materiali solidi quali escrementi e carta precipitano sul fondo creando i fanghi attivi; i grassi e gli oli tendono a galleggiare formando una crosta.
I modelli più grandi per grandi abitazioni possono prevedere una camera secondaria per una ulteriore decantazione o filtro biologico.
Il liquame trattato è utilizzato come subirrigazione per il terreno, mentre l ‘autospurgo effettua ogni anno un controllo e pulisce i filtri.
Impianto di fitodepurazione
È un metodo di spurgo naturale moderno ed ecologico, come lavora uno spurgo a Firenze. Sopratutto è ideale per chi desidera un sistema biologico a basso impatto ambientale.
Viene in genere usato per il grigio, ma anche le acque nere possono essere trattate con la fitodepurazione sebbene a determinate condizioni. Prevede una fossa interrata, detta fossa settica, che necessita di periodico svuotamento da parte dello spurgo. Le acque reflue pretrattate, invece, passeranno lentamente nel terreno, tra ghiaia e radici delle piante. Saranno i microorganismi a spurgare le acque nutrendosi degli agenti inquinanti. L’acqua, seppure non potabile, possa essere riutilizzata per irrigazione oppure dispersa nel suolo.
Esistono varie tipologie di impianti, a flusso verticale, flusso orizzontale oppure a flusso in entrambe le direzioni, costoso ma necessario per impianti ad alto carico.
La manutenzione necessaria è sì bassissima e l’intervento di un autospurgo sarà praticamente necessario solo in casi eccezionali. Un impianto di fitodepurazione prevede l’occupazione di notevole spazio sul terreno.
Registri ufficiali di come lavora uno spurgo a Firenze
Esiste l’albo nazione dei gestori ambientali: le aziende spurgo che lavorano a Firenze devono esservi registrate in base al tipo di rifiuti che gestiscono. In particolare l’ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) supervisiona l’operato delle varie aziende e può fornire, su richiesta, relative informazioni alla cittadinanza.
Una ditta di auto spurghi non iscritta nel registro non dà la garanzia di un adeguato smaltimento dei rifiuti, promuovendo l’inquinamento ambientale.
Anche il privato cittadino è responsabile dello smaltimento dei propri rifiuti e ha l’obbligo di accertarsi che la ditta sia in regola, pena sanzioni pecuniarie.