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Fossa biologica piena? Sintomi e soluzioni rapide per evitare danni

Una fossa biologica piena può causare cattivi odori, scarichi lenti e potenziali allagamenti, compromettendo così l’igiene domestica e l’ambiente circostante. Riconoscere tempestivamente i sintomi ha il fine di evitare danni strutturali ed evitare interventi assai costosi. Grazie a un servizio professionale di autospurgo, come Esse Spurghi, è possibile svuotare e quindi pulire la fossa in modo rapido, ripristinando il corretto funzionamento dell’impianto.

Segnali e sintomi di una fossa biologica piena

I segnali principali di una fossa biologica piena sono prima di tutto gli scarichi lenti o intasati. L’acqua dei sanitari, dei lavabi in generale e delle docce tende a scaricare in modo lento, oppure si sente il gorgoglio quando si adopera l’acqua in un’altra parte della casa. I liquami possono risalire nei sanitari o nel pozzetto di ispezione.

Poi abbiamo l’odore di fogna persistente che proviene o dagli stessi scarichi o dai pressi della stessa fossa biologica. Se apriamo infatti un pozzetto, se la fossa biologica è piena, notiamo che il livello dei liquami è molto vicino al bordo. Se la fossa è in giardino, può anche crescere erba rigogliosa intorno nel caso in cui ci fosse un traboccamento sotterraneo della fossa.

Alcuni impianti settici però possono avere degli allarmi acustici o visivi che allertano il superamento della soglia di attenzione nella fossa biologica. In questo caso è assolutamente da evitare l’uso eccessivo di acqua in attesa di un celere intervento di manutenzione e di spurgo.

Cause del riempimento eccessivo della fossa biologica

Le cause di una fossa biologica piena possono essere molteplici e dipendono sia dall’uso quotidiano degli impianti di smaltimento, che dalla manutenzione del sistema.

Il consumo dell’acqua sopra la media, come un uso frequente di lavatrice e lavastoviglie oltre che bagni frequenti, porta più liquami nella fossa. Non solo, il sovraccarico della capacità di trattamento della fossa dovuto allo scarico di grandi volumi in poco tempo, porta a un riempimento eccessivo della fossa biologica. Anche eventuali perdite dei rubinetti o degli scarichi possono contribuire a far confluire troppo velocemente e in grande quantità l’acqua nella fossa. Se questa non è ben sigillata o protetta, può entrare l’acqua piovana contribuendo all’innalzamento del volume.

Sopratutto lo smaltimento di materiali non biodegradabili, come assorbenti, pannolini o cotton fioc e anche la carta igienica in eccesso, portano all’allerta del riempimento della fossa biologica. I grassi, gli oli e i detersivi compromettono la flora batterica e creano uno strato superficiale spesso che rallenta il processo biologico. In particolare i prodotti chimici aggressivi, come candeggina, disinfettanti e acidi, uccidono i batteri necessari alla decomposizione dei rifiuti. Si accumulano così fanghi non digeriti in seguito alla compromissione del processo di decomposizione.

I fanghi si accumulano e riducono lo spazio utile se la fossa non viene periodicamente svuotata. Gli stessi pozzetti o filtri ostruiti impediscono una corretta circolazione dei liquami, facendo alzare il livello della fossa biologica più rapidamente.

Anche l’aggiunta di nuovi occupanti dell’abitazione, senza adeguare le dimensioni della fossa né la frequenza del suo svuotamento causano il riempimento eccessivo della stessa.

Rischi e danni legati al sovraccarico

Il sovraccarico di una fossa biologica può comportare seri rischi per l’ambiente, per la salute e per la struttura dell’impianto.

Ci sono rischi sanitari, dovuti alla fuoriuscita di liquami non trattati che presentano batteri patogeni, come ad esempio la salmonella. Si potrebbero anche contaminare i pozzi e le falde acquifere, sopratutto se si tratta delle aree rurali. Inoltre la decomposizione anaerobica produce gas nocivi come metano, ammoniaca e solfuro di idrogeno, che non solo sono dannosi alla salute ma sono anche potenzialmente esplosivi. In ogni caso questi gas danno cattivi odori persistenti.

Soluzione immediate ed efficaci: l’intervento di autospurgo

L’intervento di un autospurgo è la soluzione immediata più efficace e repentina per risolvere manutenzioni straordinarie che ordinarie. Questo tipo di intervento, eseguito da ditte specializzate come Esse Spurghi, è fondamentale per vuotare le fosse biologiche, pulirle e ripristinarne il corretto funzionamento; lo stesso per il sistema fognario.

L’autospurgo è un intervento effettuato da autobotti attrezzate con pompe ad alta pressione e serbatoi al fine di aspirare e trasportare liquami.

L’intervento è suddiviso in diverse fasi. L’ispezione preliminare consiste nella verifica dei pozzetti e del relativo livello dei liquami. Si controlla l’eventuale presenza di occlusioni nei tubi o nei filtri. Quindi il contenuto della fossa biologica viene rimosso tramite una pompa a depressione, i liquami vengono raccolti e trasportati presso un impianto autorizzato allo smaltimento. Poi la fossa e le sue pareti vengono lavate ad alta pressione. Si rimuovono incrostazioni, grassi, fanghi solidificati ed eventuali corpi estranei. L’uso di telecamere endoscopiche valuta gli eventuali danni al sistema di scarico. Infine il servizio di spurgo verifica che il sistema di scarico vada a scaricare appunto correttamente.

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